
Potenza, PZ, Italia
Date: 01/02/2016 Author: 0wler
Siamo a Potenza il capoluogo della Basilicata una piccola regione del sud Italia, sono le 4 è un lunedì mattina insonne quasi come tanti altri, il mio lavoro di barista mi impone ritmi da gufo, di notte attivo dormiente di giorno. Ed è proprio con un bel manuale sulla falconeria che provo a prendere sonno. Si oltre alla passione per la miscelazione ho quella per gli uccelli. Non come la intende Malgioglio. Tornando a noi stanotte grazie al mio fusofusorario ho ripreso a leggere. Dopo 73 pagine divorate capisco che questa cosa non concilierà il sonno anzi... decido di fermarmi ed è qui che, anche se in ritardo, il mio Milione inizia il suo cammino. Nella vita sono un ritardatario cronico. Arrivo puntalmente tardi agli appuntamenti, negli studi sono più in ritardo io che il 99 sulla ruota di Napoli, anche sessualmente per fortuna sono coerente. Ora che ci penso ho tutti i requisiti per mandare un c.v. a Trenitalia. Frivolezze a parte sono in ritardo perché questo Milione che io ho non è uno dei Milioni per comuni mortali, il mio è un Alfa, si avete capito bene uno di quelli che si usa nei test preuscita di un progetto. E volete sapere chi me l'ha dato? Nientepopodimenoche Marco Polo in persona! Si così ho deciso di chiamare l'inventore del Milione. Insomma mettetevi l'anima in pace sono un previleggiato, non tanto per l'alfa ma perché ho conosciuto Marco Polo. Fin ora non avevo mai usato il segnalibro perché alla base del suo corretto funzionamento c'è il fatto che prima o poi dovrò lasciarlo andare via. Notiziona dopo aver scoperto l'acqua calda ho scoperto che anche quelle cose che vuoi trattenete possono andare lontano. La buona notizia è che possono lasciare tanto. Dopo anni felicissimi ho dovuto lasciar andare Marco Polo e il suo bell'equipaggio. Nella fattispecie Marco Polo mi ha lasciato oltre al Milione un elenco infito di consigli, momenti, bestemmie ai mortaccimia, emozioni, lezioni, guance di maiale caramellate, coraggio ecc ecc e la consapevolezza che la nostalgia è solo una scassa vita. Si ti frena ti far ripercorrere e non sperimentare ti intristisce insomma una scassa vita. Vivere con Marco era come fare un corso accellarato sul come condurre una vita felice, anche se alcune volte lo capimmo attraversando momenti davvero tristi. Un giorno di ordinaria navigazione, a causa di un onda improvvisa e imprevidibile, Marco perse un membro Speciale del suo equipaggio. Io mi trovavo li, non avevo mai visto piangere Marco, è inutile dirvi quanto mi sentivo inutile nel non potermi staccare dal petto un pezzettino di cuore e darglielo a lui. L'unica cosa che potevo fare era esserci. Lo feci. Lui in un forte abbraccio mi fece promettere che non ci dovevamo mai più far sorprendere dalla vita e farci mettere davanti agli occhi le cazzate perché siamo dei fottuti fortunati. Passò il tempo e noi passammo molti momenti fortunati insieme fin quando un giorno non scelsi le parole sbagliate per spiegare un incompresione. Male, le nostre strade si separarono e in qualche modo non tenemmo fede alla promessa. Oggi sono qui, lontano da lui e dal suo bell' equipaggio pronto a lasciarli salpare senza nostalgia ma infondo con la voglia di tener fede alla promessa e di donargli ancora un altro pezzettino di cuore che hanno perso per strada.